28 luglio, 2024, 10.30am
A quanti sono in Roma diletti da Dio e santi per vocazione,
grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo. (Romani 1:7)
Celebrante & Predicatore: Il Rev.do Canonico John W. Kilgore, M.D.
Vicario: Il Rev.do Dott. Francisco Alberca
Organista: Stefano Vasselli
Le letture sono prese dalla versione Nuovo Riveduto 2006 della Bibbia; i salmi invece seguono il Libro di Preghiera Comune.
Questa messa sarà registrata per YouTube.
Preludio
Domenico Cimarosa (1749-1801)
Sonata in C Major
Parole di Benvenuto
Inno
Mio Dio, tua tavola è preparata
Rockingham
Tutti cantano, in piedi.
Mio Dio, la tua tavola ora è preparata,
la tua coppa trabocca d’amore;
siano tutti i tuoi figli là condotti,
e fa conoscere loro le tue dolci misericordie.
Oh sia onorata la tua mensa,
e ben fornito di ospiti gioiosi;
e possa ogni anima vedere la salvezza,
che qui gusta i suoi sacri pegni.
Attratto dalla tua grazia vivificante,
o Signore, in numero incalcolabile lasciali venire
e raccolgono dalla tavola del loro Padre
il Pane che vive oltre il sepolcro.
Non lasciar riposare il tuo vangelo che diffondi
finché per il mondo la tua verità non sarà corsa,
finché con questo Pane saranno tutti benedetti
che vedono la luce o sentono il sole.
Philip Doddridge (1702-1751) / Isaac Watts (1674-1748)
Acclamazione Iniziale
Benedetto sia Dio: Padre, figlio e Spirito Santo.
E benedetto sia il suo regno, ora e per sempre. Amen.
O Dio Onnipotente, a te tutti i cuori sono aperti, tutti i desideri sono da te conosciuti, e nessun segreto è da te nascosto: purifica i pensieri dei nostri cuori con l’ispirazione del tuo Santo Spirito, affinché possiamo amarti perfettamente ed essere degni di magnificare il tuo santo Nome; attraverso Cristo nostro Signore. Amen.
Gloria
Tutti cantano insieme.
Gloria a Dio nell’alto dei cieli,
e pace in terra alla sua gente.
Signore Iddio, Re dei cieli,
Dio onnipotente e Padre,
ti veneriamo, ti ringraziamo,
ti lodiamo per la tua gloria.
Signore Gesù Cristo, figlio unigenito del Padre,
Signore Dio, Agnello di Dio,
che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi;
tu che siedi alla destra del Padre,
accogli la nostra preghiera.
Poiché tu solo sei il Santo,
tu solo sei il Signore,
tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo,
Con lo Spirito Santo
Nella gloria del Padre. Amen.
La Colletta del Giorno
Il Signore sia con voi.
E anche con te.
Preghiamo.
O Dio, protettore di tutti coloro che confidano in te, senza cui niente ha valore, niente è santo: aumenta e moltiplica la tua misericordia per noi; affinché, con te nostro signore e guida, noi precorriamo il nostro cammino attraverso la vita temporale senza perdere ciò che è parte dell’eterno; con Gesù Cristo nostro signore, che vive e regna con te e con lo Spirito Santo, un Dio, ora e sempre. Amen.
Tutti si siedono per le letture ed il Salmo.
La Prima Lettura
2 Samuele 11:1-15
Dal secondo libro di Samuele.
Nella stagione in cui i re cominciano le guerre, Davide mandò Ioab con la sua gente e con tutto Israele a devastare il paese dei figli di Ammon e ad assediare Rabba; ma Davide rimase a Gerusalemme.
Una sera Davide, alzatosi dal suo letto, si mise a passeggiare sulla terrazza del palazzo reale; dalla terrazza vide una donna che faceva il bagno. La donna era bellissima. Davide mandò a chiedere chi fosse la donna. Gli dissero: «È Bat-Sceba, figlia di Eliam, moglie di Uria, l’Ittita». Davide mandò a prenderla; lei venne da lui ed egli si unì a lei, che si era purificata dalla sua impurità; poi lei tornò a casa sua. La donna rimase incinta e lo fece sapere a Davide dicendo: «Sono incinta».
Allora Davide fece dire a Ioab: «Mandami Uria, l’Ittita». Ioab mandò Uria da Davide. Quando Uria giunse da Davide, questi gli chiese come stavano Ioab e il popolo e come andava la guerra. Poi Davide disse a Uria: «Scendi a casa tua e lavati i piedi». Uria uscì dal palazzo reale e gli furono mandate dietro delle vivande del re. Ma Uria dormì alla porta del palazzo del re con tutti i servi del suo signore, e non scese a casa sua. Ciò fu riferito a Davide. Gli dissero: «Uria non è sceso a casa sua». Allora Davide disse a Uria: «Tu hai fatto un lungo viaggio. Perché dunque non sei sceso a casa tua?» Uria rispose a Davide: «L’arca, Israele e Giuda stanno sotto le tende, Ioab mio signore e i suoi servi sono accampati in aperta campagna e io entrerei in casa mia per mangiare, bere e per coricarmi con mia moglie? Com’è vero che il Signore vive e che anche tu vivi, io non farò questo!» Davide disse a Uria: «Trattieniti qui anche oggi, e domani ti lascerò partire». Così Uria rimase a Gerusalemme quel giorno e il giorno seguente. Davide lo invitò a mangiare e a bere con sé; lo ubriacò, e la sera Uria uscì per andarsene a dormire sul suo lettuccio con i servi del suo signore, ma non scese a casa sua.
La mattina seguente, Davide scrisse una lettera a Ioab e gliela mandò per mezzo d’Uria. Nella lettera aveva scritto così: «Mandate Uria al fronte, dove più infuria la battaglia; poi ritiratevi da lui, perché egli resti colpito e muoia».
Parola del Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Il Salmo
Salmo 14
Dixit insipiens
Diciamo il salmo in modo responsoriale.
1 Lo stolto dice in cuor suo: “Non c’è Dio” *
Tutti sono corrotti e fanno cose abominevoli; non c’è nessuno che faccia del bene.
2 Il Signore guarda noi tutti dal cielo, *
per vedere se c’è un uomo saggio, se c’è qualcuno che cerchi Dio.
3 Ognuno ha perduto la fede; sono tutti diventati corrotti; *
non c’è nessuno che faccia del bene; no, nessuno.
4 Sono tutti senza alcuna conoscenza, tutti quei malfattori, *
che divorano il popolo come se fosse pane, e non invocano il Signore?
5 Ma essi tremano di spavento, *
quando sanno che Dio è dalla parte dei giusti.
6 Essi vogliono confondere le speranze del povero, *
ma il Signore è il loro rifugio.
7 Oh, che la salvezza di Israele venga da Sion, *
quando il Signore ristabilirà la salvezza del suo popolo, e Jacob esulterà, e Israele gioirà.
La Seconda Lettura
Efesini 3:14-21
Dalla lettera di Paolo agli Efesini.
Piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell’uomo interiore, e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell’amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.
Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, a lui sia la gloria nella chiesa e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen.
Parola del Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Inno
O amore di Dio, quanto è forte e vero
Dunedin
Tutti cantano, in piedi
O Amore di Dio, quanto è forte e vero,
eterno eppure sempre nuovo;
incompreso e non comprato,
al di là di ogni conoscenza e di ogni pensiero.
O amore meraviglioso e avvolgente,
ti leggiamo nel cielo sopra;
ti leggiamo nella terra sottostante,
nei mari che si gonfiano e nei ruscelli che scorrono.
Ti leggiamo meglio in colui che è venuto
a portare per noi la croce della vergogna,
inviato dal Padre dall’alto,
per vivere la nostra vita, per morire la nostra morte.
Leggiamo il tuo potere di benedire e salvare
anche nell’oscurità della tomba;
ancora di più nella luce della risurrezione
leggiamo la pienezza della tua potenza.
- Horatius Bonar (1808-1889)
Il Vangelo
Giovanni 6:1-21
Il Santo Vangelo del nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni.
Gloria a te, Cristo Signore.
Gesù se ne andò all’altra riva del mare di Galilea, cioè il mare di Tiberiade. Una gran folla lo seguiva, perché vedeva i segni che egli faceva sugli infermi. Ma Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Or la Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina. Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una gran folla veniva verso di lui, disse a Filippo: «Dove compreremo del pane perché questa gente abbia da mangiare?» Diceva così per metterlo alla prova; perché sapeva bene quello che stava per fare. Filippo gli rispose: «Duecento denari di pani non bastano perché ciascuno ne riceva un pezzetto». Uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro, gli disse: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cosa sono per così tanta gente?» Gesù disse: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. La gente dunque si sedette, ed erano circa cinquemila uomini. Gesù quindi prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, quanti ne vollero. Quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché niente si perda». Essi quindi li raccolsero, e riempirono dodici ceste con i pezzi dei cinque pani d’orzo che erano avanzati a quelli che avevano mangiato. La gente dunque, avendo visto il segno che Gesù aveva fatto, disse: «Questi è certo il profeta che deve venire nel mondo».
Gesù, quindi, sapendo che stavano per venire a rapirlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, da solo.
Quando fu sera, i suoi discepoli scesero al mare e, montati in una barca, si diressero all’altra riva, verso Capernaum. Era già buio e Gesù non era ancora venuto presso di loro. Il mare era agitato, perché tirava un forte vento. Come ebbero remato per circa venticinque o trenta stadi, videro Gesù camminare sul mare e accostarsi alla barca; ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non temete». Essi dunque lo vollero prendere nella barca, e subito la barca toccò terra là dove erano diretti.
Il Vangelo del Signore.
Lode a te, O Cristo.
Il Sermone
Il Rev.do Canonico John W. Kilgore, M.D.
Tutti si siedono
Il Credo di Nicea
Tutii dicono insieme, in piedi:
Crediamo in un solo Dio,
Padre onnipotente
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Crediamo in un solo Signore, Gesù Cristo,
Unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di Lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Crediamo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Crediamo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica.
Professiamo un solo Battesimo per il perdono dei peccati.
Aspettiamo la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà. Amen.
Le Preghiere dei Fedeli
Preghiamo in piedi o in ginocchio.
Nelle pause vi invitiamo ad aggiungere le vostre petizioni e ringraziamenti, ad alta voce o in silenzio.
Desideriamo la pienezza di Dio, affinché Cristo dimori in noi e noi in lui.
Ti ringraziamo per il dono della vita e per la nostra connessione con tutto ciò che hai fatto. Possiamo noi deliziarci nella tua creazione e proteggerla. Riempici della pienezza di Dio.
Pausa
Amen, Signore. Ascolta la nostra preghiera.
Vi ringraziamo per i leader creativi e compassionevoli in tutto il mondo. Si dedichino alla giustizia, alla pace e al bene comune.
Pausa
Amen, Signore. Ascolta la nostra preghiera.
Ti ringraziamo per l’infinita e bella diversità dell’umanità. Che possiamo riconoscere e celebrare la tua immagine in ogni persona che incontriamo.
Pausa
Amen, Signore. Ascolta la nostra preghiera.
Ti ringraziamo per la promessa della tua presenza nella nostra vita. Possa la nostra preoccupazione per coloro tra noi che soffrono portarci alla preghiera e che la nostra cura per loro sia un balsamo curativo.
Pausa
Amen, Signore. Ascolta la nostra preghiera.
Ti ringraziamo per il dono della nuova vita in questo mondo e per la speranza di una vita nuova ed eterna nel mondo a venire. Possano coloro che ci hanno preceduto traboccare della pienezza del tuo amore e della tua luce senza fine.
Pausa
Amen, Signore. Ascolta la nostra preghiera.
Preghiamo per la transizione: Concedi a noi uno spirito di fede e di coraggio, affinché possiamo avere la forza di affrontare i giorni a venire con costanza e pazienza; guarda con benevolenza questa famiglia parrocchiale e manda il tuo Santo Spirito per guidare il comitato per la transizione, il consiglio parrocciale e l’intera comunità di S. Paolo Entro le Mura ad essere di un solo cuore e di una sola mente, affinché possiamo ricevere un pastore fedele, che si prenderà cura di per il tuo popolo e preparaci per il nostro ministero a Roma.
Pausa
Amen, Signore. Ascolta la nostra preghiera.
O Dio, che vorresti piegare il cielo e la terra in una sola pace: fa’ che il disegno del tuo grande amore riscatti la desolazione delle nostre ire e dei nostri dolori: e dona pace alla tua Chiesa, pace tra le nazioni, pace nelle nostre dimore e pace nella i nostri cuori: per mezzo di tuo Figlio, nostro Salvatore Gesù Cristo. Amen.
La Colletta dopo le Preghiere
O Signore Gesù Cristo, che dicesti ai tuoi apostoli: “Io vi do la pace; la mia stessa pace io ripongo in voi”. Non considerare i nostri peccati, ma la fede della tua Chiesa, e dacci la pace e l’unità di quella città celeste dove tu vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo, ore e sempre. Amen.
Confessione e Assoluzione dei Peccati
I fedeli rimangono in piedi o possano inginocchiarsi
Confessiamo i nostri peccati contro Dio e il nostro prossimo.
Dio pieno di misericordia,
confessiamo di aver peccato contro di te
con il pensiero, la parola e l’opera,
in ciò che abbiamo fatto
e in ciò che abbiamo omesso di fare.
Non ti abbiamo amato con tutto il nostro cuore;
e non abbiamo amato il nostro prossimo come noi stessi.
Ne siamo veramente addolorati e umilmente ce ne pentiamo.
Per amore del tuo figlio Gesù Cristo
abbi pietà di noi e perdonaci,
affinché possiamo gioire nella tua volontà
e camminare sulla tua strada,
per la gloria del tuo nome. Amen.
Che Dio Onnipotente abbia pietà di voi, perdoni tutti i vostri peccati, vi faccia forti in ogni bontà, e con il potere dello Spirito Santo vi conservi nella vita eterna. Amen.
La Pace
Tutti in piedi
La pace del Signore sia sempre con voi.
E con il tuo spirito.
Salutiamo tutti coloro che ci circondano in nome della pace e della riconciliazione.
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L’Offertorio
Alcuni addetti passeranno tra la congregazione per raccogliere le offerte. Se desideri effettuare una donazione una tantum o ricorrente con carta di credito, clicca qui. Per avere informazioni sugli altri modi di donare, visitare https://www.stpaulsrome.it/it/donare.
Musica all’Offertorio
Nino Rota (1911-1979)
Preludio in Do Minore
Il Grande Ringraziamento
Preghiera Eucaristica A
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
In alto i vostri cuori.
Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
È cosa buona e giusta.
È giusto, e cosa buona e gioiosa, sempre e in ogni luogo, rendere grazie a te, Padre Onnipotente e Creatore del cielo e dalla terra.
Con Gesù Cristo nostro Signore, che il primo giorno della settimana vinse la morte e il sepolcro, e con la sua gloriosa resurrezione ci aprì la via della vita eterna.
Perciò ti lodiamo, unendo le nostre voci a quelle degli Angeli e degli Arcangeli e di tutte le schiere celesti, che sempre cantano questo inno per proclamare la gloria del tuo nome:
Sanctus
Tutti cantano insieme.
Santo, santo, Santo Signore. Dio di forza e potenza,
il cielo e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna nell’alto dei cieli.
La Congregazione sta in piedi o in ginocchio dopo il Sanctus
Padre Santo e misericordioso, nel tuo amore infinito ci creasti per te; e quando cademmo in peccato e diventammo schiavi del male e della morte, nella tua pietà tu inviasti Gesù Cristo, il tuo unico ed eterno figlio, per condividere la nostra natura umana, e vivere e morire come uno di noi, per riconciliarci a te, il Dio e Padre di tutti.
Egli stese le sue braccia sulla croce e offrì sé stesso, in obbedienza al tuo volere, un sacrificio perfetto per il mondo intero.
Nella notte in cui fu consegnato alla passione e alla morte, nostro Signore Gesù Cristo prese il pane e dopo averti ringraziato lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse:” Prendete, mangiate: questo è il mio corpo, offerto per voi. Fate questo in memoria di me”.
Alla fine della cena prese il calice del vino e, dopo averti ringraziato, lo diede loro e disse: “Bevete tutti: questo è il mio sangue della nuova alleanza, versato per voi e per molti per la remissione dei peccati. Ogni volta che bevete, fatelo in memoria di me”.
Proclamiamo perciò il mistero della fede:
Cristo è morto.
Cristo è risorto.
Cristo ritornerà.
Celebriamo il memoriale della nostra redenzione, o Padre, in questo sacrificio di lode e ringraziamento: ti offriamo questi doni ricordando la sua morte, resurrezione e ascensione.
Santificali con lo Spirito Santo perché siano per noi il Corpo e il Sangue del tuo figlio, il santo cibo e la santa bevanda della nuova ed eterna vita in lui. Santifica anche noi affinché possiamo con fede ricevere questo Sacramento e servirti in unità, costanza e pace; e nell’ultimo giorno portaci con tutti i tuoi santi nella gioia del tuo regno eterno.
Tutto questo ti chiediamo attraverso tuo figlio Gesù Cristo. Da lui, con lui ed in lui, nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria sono tuoi, Padre Onnipotente, ora per sempre. AMEN.
La Preghiera del Signore
E ora, come Cristo nostro Signore ci ha insegnato, osiamo dire:
Vi invitiamo a pregare nelle vostre proprie lingue.
Padre Nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo Nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori;
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male,
poiché tuo è il regno,
e la potenza e la gloria
nei secoli dei secoli. Amen.
La Divisione del Pane
Alleluia! Cristo, il nostro agnello pasquale è sacrificato per noi.
Celebriamo perciò la festa. Alleluia!
La Frazione del Pane
Tutti cantano insieme.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.
La Ministrazione della Comunione
I doni di Dio per il popolo di Dio.
Tutti i cristiani battezzati di qualsiasi confessione sono invitati a farsi avanti per partecipare pienamente alla Comunione. I bambini battezzati possono ricevere a discrezione dei genitori.
Se non vuoi partecipare alla Comunione puoi farti avanti per una benedizione, incrociando le braccia sul petto. Ostie senza glutine per la Comunione sono disponibili; alzate una mano per riceverla.
Musica alla Comunione
Domenico Scarlatti (1685-1757)
Sonata in Do Minore
Preghiera dopo la Comunione
Preghiamo.
Dio Eterno, Padre celeste,
Con la tua benevolenza ci hai accolti come membri viventi
di tuo Figlio Gesù Cristo, il nostro Salvatore,
e ci hai nutriti di cibo spirituale
con il Sacramento del suo Corpo e del suo Sangue.
Inviaci ora nel mondo in pace,
e donaci forza e coraggio
per amarti e servirti con la gioia e la sincerità del cuore;
Con Cristo nostro Signore. Amen.
La Benedizione
Che la pace di Dio che supera ogni comprensione, mantenga i vostri cuori e le vostre menti nella conoscenza e nell’amore di Dio e di suo Figlio, Gesù Cristo nostro Signore; e la benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo, scenda sia su di voi e rimanga con voi per sempre. Amen.
Inno Recessionale
Oh che mille lingue cantino
Azmon
Tutti cantano insieme.
O, se avessi mille lingue per cantare le lode del mio caro Redentore,
le glorie del mio Dio e Re, i trionfi della sua grazia!
Mio gentile Maestro e mio Dio, aiutami ad annunciare
e diffondere su tutta la terra all’estero gli onori del tuo Nome.
Gesù! il Nome che incanta le nostre paure e ordina che i nostri dolori cessino;
è musica nelle orecchie del peccatore, è vita, salute e pace.
Egli parla; e, ascoltando la sua voce, i morti ricevono nuova vita,
i cuori tristi e spezzati si rallegrano, gli umili poveri credono.
Ascoltatelo, sordi; voi senza voce, le vostre lingue sciolte impiegate;
voi ciechi, guardate, viene il vostro Salvatore; e saltate, zoppi, di gioia!
Gloria a Dio, lode e amore sia ora e sempre dato
dai santi qua giù e dai santi in alto, la Chiesa in terra e in cielo.
- Charles Wesley (1707-1788)
Il Congedo
Let us bless the Lord. Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio! Thanks be to God!
Postludio
Domenico Cimarosa (1749-1801)
Sonata in Do Minore