L’identità di Cristo come straniero sulla strada di Emmaus mi ricorda che se voglio incontrare il Signore risorto, la cosa più importante che posso fare è essere consapevole e presente a chiunque Dio mi metta in contatto.

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Nel mezzo del dolore della Settimana Santa, rallegriamo nell’Istituzione della Eucaristia. Utilizziamo i fiori e il colore bianco come simboli di gioia.

Il lavaggio dei piedi è simbolo della legge di amore e riflette la qiualità di servitù richiesta in chi guida: ricordiamo la storia di Geù che lava i piedi dei suoi discepoli.

Dopo l’Eucaristia, l’Altare e il Santuario vongono spogliati per ricordare l’abbandono di Gesù nel giardino di Getsemani, e che è stato spogliato dei suoi vestiti prima della crocifissione. Alla fine della messa seguiamo il Sacramento all’Altare della Reposizione (nella Capella), simbolo di Gesù nel Giardino di Getsemani. Usciamo in silenzio.

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Quando il Verbo di Dio si è fatto carne e ha vissuto in mezzo a noi, non è stato semplicemente per sperimentare il meglio che la vita sul pianeta terra può offrire. In realtà, è stato per sperimentare la totalità dell’esistenza – alti e bassi, feste e carestie, comunità e solitudine – in modo che tutta la creazione potesse essere ripresentata a Dio in un’offerta d’amore liberamente scelta.

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