Chiesa Episcopale di San Paolo Dentro le Mura – Roma, Italia
Questo documento descrive in dettaglio i nostri principi guida, le nostre strategie e le nostre tattiche per rendere le attività di culto in Chiesa le più sicure possibili in modo inoltre da supportare e rafforzare la comunità di fedeli costruita online durante la quarantena Covid-19.
Principi guida
Amare Dio e amare il prossimo: nessun esercizio di libertà individuale dovrebbe mettere a rischio gli altri membri della nostra comunità. Le nostre vite dipendono l’una dall’altra e la salute di tutti i membri della congregazione (dal punto di vista fisico, mentale, emotivo e spirituale) è la nostra massima priorità. La nostra comunità è composta non solo dai nostri parrocchiani: siamo responsabili nei confronti degli ospiti del Joel Nafuma Refugee Center, di coloro che cercano sostegno tra i gruppi che si incontrano nei nostri spazi, come AA e NA, e dei clienti e delle aziende che affittano i nostri spazi per concerti e cerimonie. Siamo vincolati dall’amore e dalla nostra alleanza battesimale per cercare e servire Cristo in tutti, in ogni momento.
Covid-19 è reale ed è trasmissibile: sebbene ciascun membro della nostra congregazione potrebbe essere colpito in modo diverso contraendo il virus, è nostra responsabilità legale e morale rispondere con le dovute precauzioni apportando modifiche a qualsiasi evento della Chiesa che presenti la possibilità di trasmissione del virus . Rispetteremo tutti i decreti governativi italiani relativi ai luoghi di culto e alle scuole e, nonostante riconosciamo il diritto di riaprire il nostro edificio, non ci viene imposto di farlo e non lo faremo fino a quando non ci verrà assicurato che l’incontro qui insieme rafforzerà la nostra comunità per continuare a perseguire la nostra unica missione da parte di Dio. Conserveremo i registri dettagliati di qualsiasi riunione della chiesa in modo da poter favorire gli sforzi di rintracciabilità nel caso improbabile e sfortunato scoprissimo che qualcuno abbia contratto il virus partecipandovi.
La via da seguire sarà totalmente diversa dal passato: sono passati i giorni in cui facevamo le cose “come eravamo soliti fare”, e anche se piangiamo la perdita del conforto delle abitudini e le tradizioni, non rimarremo ingessati sul modo in cui “siamo stati chiesa” prima d’ora. La nostra risposta alla chiamata di Dio ad essere il Corpo di Cristo continuerà a cambiare e ad adattarsi affinché tutti possano essere ripristinati all’unità con Dio e tra di loro. Pregare, adorare, proclamare il Vangelo e promuovere la giustizia, la pace e l’amore sono certamente aiutati ma non dipendenti dall’incontro di persona o da qualsiasi altro raduno.
Il nostro obiettivo finale è quello di testimoniare a Roma una fede viva, dinamica, aperta a tutti e che non rifiuta nessuno: ciascuna delle nostre azioni, delle nostre strategie e delle nostre tattiche sono messe in atto, e valutati con regolarità, a sostegno di questa missione, l’identità centrale della nostra Chiesa.
Strategie per andare avanti
Portare testimonianza a Roma:
Il mezzo principale per testimoniare la nostra fede è essere presenti e parlarsi l’un l’altro. Il modo in cui questo succede è attraverso l’incontro regolare con membri fedeli e impegnati del Corpo per offrire servizio e amicizia, sia online che offline. Per continuare a sostenere la vita di tutti coloro che hanno trovato una casa spirituale con noi a Roma dobbiamo rimanere economicamente sostenibili come congregazione, in modo che la Chiesa episcopale di San Paolo dentro le mura possa continuare la sua presenza fisica e spirituale a Roma per i prossimi 150 anni. Siamo stati benedetti da fonti di reddito che superano i mezzi finanziari collettivi dei nostri parrocchiani e quindi siamo stati in grado di fornire un livello di programma e professionalità che i soli impegni attuali da soli non potevano “pagare”. Questo ci ha permesso di riunire una comunità resa più forte da una maggiore ampiezza socio-economica, e una che rispecchia fedelmente il mosaico di tutto il popolo di Dio. La bellezza del nostro edificio è stata una risorsa nello sviluppo di diversi flussi di entrate nel nostro passato e la bellezza della diversità riflessa nella nostra comunità sarà la nostra risorsa più forte mentre sviluppiamo un nuovo piano di entrate per sostenere il nostro futuro.
Per la maggior parte della nostra comunità, viaggiare attraverso la città per incontrarsi per il nostro servizio di adorazione eucaristica di domenica mattina era una necessità. Prima della pandemia, la stragrande maggioranza dei nostri servizi erano localizzati nel nostro edificio e fornivano sostegno spirituale a chiunque fosse in grado di venire di persona. I nostri parrocchiani più coinvolti sono soprattutto quelli che già trovano difficoltà a viaggiare la domenica mattina: giovani famiglie con bambini, persone anziane con mobilità o rischi per la salute e professionisti che sono stanchi delle attività e dello stress durante la settimana. Ognuno di questi gruppi potrebbe aver avuto una ragione diversa per aver bisogno dell’accesso online per l’adorazione e la comunità, e il risultato finale della nostra transizione fino ad ora si è rivelato un’ancora di salvezza necessaria per molti durante questa stagione.
Dato che ci siamo adattati alle restrizioni sui movimenti traducendo gli elementi regolari del nostro servizio online sia in un formato di streaming live di lunga durata su Zoom, sia in un formato pre-registrato più breve su YouTube, la nostra comunità di fedeli si è ampliata ben oltre le mura di San Paolo o del centro storico di Roma.
La nostra attuale strategia per la pianificazione dell’adorazione deve essere quella di integrare qualsiasi esperienza faccia-a-faccia che già offriamo con l’esperienza online in corso, in modo che coloro che sono più a rischio o incapaci di viaggiare siano impegnati nel culto a casa come quelli presenti in Chiesa.
Una fede viva e dinamica:
In un momento in cui c’è molto dolore per ciò che abbiamo perso, siamo chiamati ad abbracciare pienamente la nostra identità pasquale e a vedere le nostre vite nascoste nell’abbraccio della vita redentrice e riconciliante di Cristo. Mentre celebriamo la Pasqua e ci riconfermiamo all’Ascensione e alla Pentecoste, dobbiamo continuare a confidare nello Spirito Santo, che ci lega in un solo Corpo, sebbene siamo molti membri dispersi in vari quartieri e paesi. Seguendo la via di Gesù e riposando nell’amore del Padre, ci viene assicurato che non siamo soli mentre affrontiamo le nostre sfide e non siamo soli mentre pratichiamo l’ascolto dei movimenti attivi dello Spirito.
La nostra fede non può rimanere in vita – e non può continuare – se le nostre decisioni mettono inutilmente a rischio i membri del nostro Corpo. Quando il mondo ci offre ansia implacabile e una guida vacua, abbiamo una buona notizia di vera pace e un fedele, buon pastore. Quando il mondo ci offre meme insignificanti e cicli di notizie 24 ore su 24, abbiamo doni di presenza spirituale e preghiera senza fine. Quando il mondo ci offre la paura che ritardare o cambiare i nostri piani ucciderà il successo che avevamo una volta, abbiamo fiducia che solo quelle azioni guidate dall’amore di Dio ci porteranno alla vita più pienamente che mai.
La nostra fede dinamica si rivela fragile se può essere praticata solo in determinate circostanze; lo schema della Verità che conosciamo è la costante resurrezione che nasce dalla morte temporanea. Non ci accontenteremo di risposte facili a domande difficili e ci impegneremo a rimuovere gli ostacoli da prima di coloro che si stanno rivolgendo alla fede per la prima volta o che ritornano per la prima volta da molto tempo.
La nostra strategia in atto per approfondire l’impegno personale e aziendale della fede deve continuare a dare la priorità alle pratiche comuni di preghiera, educazione e creazione di spazi sicuri per la discussione che tutti i parrocchiani di San Paolo possano accedere e condividere con gli altri.
Mentre i nostri programmi di successo di Wednesday Within the Walls e After-Church Discipleship Community non possono più incontrarsi di persona, dobbiamo attingere ai desideri espressi anche mentre ci siamo incontrati per vedere più di queste attività di formazione regolare potenziate e condivise online.
Aperti a tutti senza rifiutare nessuno:
Chiunque ci abbia visitato una domenica in passato saprà che i nostri servizi accolgono calorosamente turisti, visitatori a breve termine e residenti temporanei. In effetti, una grande percentuale di ogni servizio domenicale era pieno di tali “sconosciuti” curiosi e il nostro carisma nella Chiesa più ampia, oltre i confini nazionali, è quello di uno straordinario benvenuto che spezza il divario tra insider e outsider. Questo dono di grazia è dovuto all’atteggiamento e all’orientamento delle persone che si impegnano a stare a San Paolo e allo stesso modo al modo in cui abbiamo scelto di condividere il nostro edificio.
Ciò che accade in questo spazio riflette l’amore espansivo di Dio in un modo diverso rispetto ad altri tipi di eventi sponsorizzati dalla chiesa che potremmo immaginare, in particolare quelli che si svolgono all’interno di famiglie o altri incontri fuori dalla Chiesa. In questo momento di cautela, guardiamo agli Atti degli Apostoli e alle storie della Chiesa primitiva per ricordarci che la Chiesa non ha bisogno di un edificio specifico in cui praticare, affermando contemporaneamente il dono unico del nostro spazio di culto in Via Nazionale .
Questo edificio non appartiene a nessuno, e rimane il segno e il simbolo della casa di Dio, aperto a tutti senza mai rifiutare nessuno. È un segno esteriore e visibile della grazia interiore e spirituale che conosciamo come sacramento della Chiesa. Come tale, noi che amiamo San Paolo dobbiamo stare attenti a questo spazio sacramentale che potrebbe essere causa di danni agli individui respingendo selettivamente coloro che vengono in cerca di adorazione quando i posti o le prenotazioni sono pieni, mentre gli altri sono ammessi o privilegiando i “clienti abituali” rispetto agli “estranei.”
Sebbene esistano criteri sanitari critici per impedire alle persone che presentano sintomi o esposizione nota di partecipare ad un incontro di persona, la nostra attuale strategia deve essere centrata sull’accoglienza di tutti i membri del Corpo e sulla garanzia di fornire un rifugio spirituale per un visitatore e per un parrocchiano impegnato allo stesso modo.
Il nostro attuale piano per la nostra comunità
- Alla riunione di Vestry del 24 maggio 2020, abbiamo votato all’unanimità di rinviare i servizi di culto di persona tenuti presso St. Paul’s Within the Walls (compresi quelli che si terranno in spazi alternativi, come la Cripta / JNRC o Parish Hall) fino alla prossima riunione del Vestry in programma il 28 giugno.
- Date le raccomandazioni di sicurezza e l’onere aggiuntivo di seguire tutte le precauzioni attuali, sembra improbabile che l’incontro di persona dentro la Chiesa riprenda prima di settembre. Questa decisione sarà discussa nuovamente nella riunione del Vestry del 28 giugno. Questa decisione non preclude il nostro incontro di persona, in sicurezza e negli spazi pubblici; speriamo che prendere questa decisione ci permetterà di rispondere più pienamente alla nostra necessità di stare insieme in questo momento.
- In questo intervallo, cerchiamo di rafforzare l’accessibilità dei nostri eccellenti servizi online e desideriamo anche esplorare incontri di quartiere più piccoli, più vicini alle case dei nostri parrocchiani a Roma.
- I tempi e la frequenza di eventuali servizi di persona devono essere determinati dalle ultime ricerche sulla probabilità di trasmissione virale per un maggiore uso dello spazio, l’approvazione del nostro Vestry, le esigenze espresse dei nostri parrocchiani più coinvolti e in relazione ai limiti di avere un sacerdote alloggiato in loco e un sacerdote che vive fuori sede e oltre un confine regionale.
- Non possiamo riprendere i servizi in una sola lingua in loco fino a quando entrambi i servizi non possono essere programmati con un tempo sufficiente tra loro per un adeguato scambio aereo, servizi igienico-sanitari e morte virale. Attualmente, l’intervallo di tempo suggerito è di 3 giorni. In pratica, ciò significa che un servizio deve avvenire a metà settimana e l’altro durante il fine settimana.
- Tutti i documenti delle linee guida (compresi i regolamenti governativi, le linee guida per la convocazione e la politica della chiesa locale), i corsi di formazione e le procedure devono essere tradotti, insegnati e seguiti ugualmente in inglese, spagnolo e italiano da tutti i gruppi che si incontrano tra le mura di St. Paul o in spazi in affitto.
- I nostri servizi di adorazione online continueranno come segue, fino a nuovo avviso:
- in spagnolo
- Ufficio quotidiano di preghiera mattutina, Rito II su Facebook Live alle 9:30.
- Domenica, La Liturgia Della Parola su Facebook Live alle 10:30.
- in inglesi
- Lunedì e mercoledì, preghiera mattutina, Rito II tenuto in diretta su Zoom e trasmesso su Facebook Live alle 12
- Martedì e giovedì in, Preghiera Contemplativa Silenziosa tenuto in diretta su Zoom e trasmesso su Facebook Live alle 12
- Domenica, La Liturgia Della Parola, pre-registrato e presentato in anteprima su YouTube alle 10:30
- in italiano
- Sabato, Santa Eucaristia, Rito II su Facebook Live alle 17:00
- in spagnolo
Il processo decisionale
La nostra chiesa è governata dai Canoni e dalle Costituzioni della Chiesa episcopale e soggetta all’autorità del nostro vescovo, Mark D.W. Edington, i Canoni e le Costituzioni della Convocazione delle Chiese episcopali in Europa, e ulteriormente responsabili di sostenere gli attuali statuti del nostro corpo ecclesiale.
Il nostro Rettore e Rappresentante legale, il Rev. Austin K. Rios, in consultazione con i Guardiani e Vestry di St. Paul’s Within the Walls, è responsabile di tutte le decisioni politiche finali relative all’utilizzo dell’edificio. Il Rettore e i membri del Vestry possono essere contattati con commenti in qualsiasi momento tramite e-mail, appuntamento privato programmato e durante le riunioni mensili periodiche del Vestry.
I piani strategici offerti qui si basano sui dati attuali disponibili e saranno aggiornati per riflettere tutti gli sviluppi in corso (ad esempio, la disponibilità di vaccini o test, un aumento futuro di nuovi casi, modifiche in corso ai requisiti legali o di convocazione)